Centro internazionale Crocevia. Archivio istituzionale
Tipologia Fondo
Data cronica
- 1961-2015
Tipologia
- Fondo
Contenuto
- L'Archivio istituzionale dell'Associazione conserva i documenti prodotti nello svolgimento delle attività statutarie a partire dagli anni Ottanta, oltre a molti materiali di lavoro ritenuti utili al loro svolgimento e materiali di studio conservati per sé e per gli altri, tutti afferenti a aree geografiche o a temi attraversati dalle attività del CIC. Quasi del tutto assenti documenti del primo periodo di vita dell'Associazione: dell'attività di accoglienza e sostegno di giovani provenienti dall'estero e desiderosi di studiare a Roma si legge nel primo Statuto, ma non se ne conserva traccia documentale. Dell'esistenza delle socie fondatrici pure si ha nozione solo grazie ai documenti degli organi statutari dei primi anni, in particolare naturalmente nell'atto costitutivo e nel fascicolo legato all'erezione in ente morale.
Gli anni Sessanta sono rappresentati esclusivamente nei fascicoli del personale, come gli anni Settanta. A partire dagli anni Ottanta l'archivio ci restituisce le attività svolte da Crocevia nei paesi del sud del mondo nei fascicoli dei progetti di solidarietà internazionale, cooperazione per lo sviluppo, educazione allo sviluppo, finanziati in massima parte dalla Direzione generale cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri e dalla Comunità europea e in parti minori da enti locali, e l'intensa opera volta alla costruzione di reti tra strutture affini e alla produzione e diffusione di audiovisivi nei fascicoli inventariati nella serie Informazione e comunicazione. La serie intitolata a Consultazioni e forum di ONG riguarda eventi di portata diversa, in ogni caso di respiro internazionale, che hanno visto Crocevia tra gli organizzatori o comunque tra i protagonisti. Nelle serie Convegni e Materiali di studio e documentazione sono confluiti documenti raccolti in occasione di convegni ovvero durante missioni all'estero, tra i quali ultimi numerosissimi periodici e altri documenti di realtà poco rappresentate o comunque poco note in Italia, oppure provenienti da altre ONG, da strutture delle Nazioni unite e da altri enti internazionali: si tratta di dossier, articoli, rapporti, pubblicazioni, ma anche volantini, comunicati, promemoria, che erano conservati a seconda dei casi per area tematica, per ente o per paese di riferimento.
Storia archivistica
- La parola archivio ricorre con insistenza nei documenti del Centro internazionale Crocevia, attraversando e abitando varie fasi della vita dell'associazione. Lo spirito militante è un naturale compagno di questo impulso alla raccolta di documentazione e al contestuale desiderio di "archiviare" questi materiali, perché divengano un patrimonio a disposizione della collettività. Questa decisione consapevole di raccogliere documentazione in grado di trasmettere informazioni su popoli e pratiche rurali del sud del mondo garantendo l'autorappresentazione delle comunità interessate ha guidato essenzialmente la raccolta di filmati, cui si affianca una ricca collezione di fotografie e di diapositive. Lo stesso impulso alla documentazione si legge nella collezione di articoli sul tema dell'agricoltura, dotata di un catalogo, chiamata appunto "Archivio Agricoltura", che nel corso di questo lavoro è stata individuata come collezione a sé stante; uguale volontà di mettere a disposizione si ritrova nella collezione di periodici, anch'essa trattata separatamente.
Non altrettanta attenzione è stata posta nei confronti dell'archivio corrente. Anche per difficoltà oggettive, legate a diversi cambi di sede, una parte della documentazione legata alle attività operative di Crocevia è andata perduta. L'ultimo fortunato passaggio è stato il trasferimento dell'archivio istituzionale e degli altri nuclei di documentazione cartacea, fotografica e audiovisiva nell'attuale sede del Centro di documentazione Maria Baccante, che ospita l'Archivio e Mediateca delle Terre, dedicati nel 2024 a Maurizio Paffetti, che fu uno degli iniziatori di questa attività di raccolta e conservazione di documentazione cartacea, fotografica, filmica.
Ancora prima di questo ultimo trasloco molti dei documenti erano stati assemblati in faldoni con indicazioni sul contenuto, che hanno in parte guidato la costruzione delle serie in cui sono stati ordinati e inventariati nel corso del nostro intervento. Questo ordine intervenuto in un momento non definito della vita dell'archivio era sicuramente presente per tutte le serie di documentazione e per i convegni. I documenti afferenti alle attività amministrative e alle attività di cooperazione e solidarietà internazionale, riferibili a grandi linee ad un settore amministrazione e ad un settore progettazione, sono arrivati nei contenitori originali, direttamente dagli uffici che li gestivano; viceversa, anche per i documenti del settore informazione e comunicazione era intervenuto un ordinamento intermedio, successivo al momento della produzione.
Criteri di ordinamento
- Le serie in cui si articola la struttura di ordinamento rispecchiano e descrivono le attività svolte da Crocevia, e ambiscono a restituire la storia dell'ente insieme alla storia della produzione documentale, nel rispetto delle intenzioni che a tutto sottendono: alle attività svolte come alla produzione e alla conservazione dei documenti. Lo stato dell'archivio nel momento in cui ha avuto inizio questo nostro intervento era di disordine grossolanamente catalogato: la maggior parte dei documenti, oltre ai periodici e alle raccolte di articoli, erano in faldoni che recavano un'indicazione di massima sul contenuto, in alcuni casi accompagnata anche da un numero o da una data, a intendere che quello stesso contenuto proseguiva altrove. La presenza di queste indicazioni, e l'omogeneità dei contenitori usati, rende plausibile l'ipotesi che questa sistemazione dei documenti sia intervenuta in un momento dato, proprio con lo scopo di conservarli a lungo termine e con l'intenzione di archiviarli. Questo discorso si collega con quello fatto altrove, relativo alla costituzione di un "Archivio e Mediateca", struttura che ha avuto una certa vitalità ma non è mai stata portata a compimento, fino ad ora, nei termini in cui è stata a più riprese pensata. Il desiderio di rispettare queste indicazioni e questa storia ha guidato tutte le decisioni prese riguardanti la costituzione dei fascicoli, l'ordine da dare a questi fascicoli e la costruzione delle struttura di ordinamento. Da questa ambizione di interpretare lo spirito del soggetto produttore e fotografare il momento al quale è arrivato nella produzione e nella conservazione del suo archivio è derivata una conseguenza importante, che salta subito agli occhi: i nuclei della videoteca, dell'archivio agricoltura e dell'emeroteca sono stati trattati separatamente rispetto all'archivio istituzionale. Questo comprende tutti gli altri documenti: quelli il cui collegamento con uffici o attività specifiche è più evidente come quelli che sono chiaramente il frutto di una attività di raccolta di documentazione, più o meno intenzionale, nonché, pensiamo, di una cernita. Dei tre nuclei che sono stati trattati separatamente basti dire che il cosiddetto "archivio agricoltura" e la videoteca sono arrivati a noi dotati di un catalogo, mentre per quanto riguarda la raccolta di periodici, pure in assenza di catalogo si rileva la decisione consapevole di raccogliere per mettere a disposizione immediatamente.
Struttura
- La struttura di ordinamento è stata disegnata a partire dai ragionamenti sulla storia dei documenti esposti altrove e con l'intenzione di poter accogliere anche documentazione non ancora arrivata all'archivio storico. In questo ultimo senso vanno intese soprattutto le prime due serie, dedicate la prima ai documenti degli organi statutari, dei quali si hanno tracce scarse, e la seconda alle attività delle sedi regionali, pure poco rappresentate. La terza serie raccoglie un nucleo di fascicoli originali di "Attività" che erano presenti con queste caratteristiche specifiche per il periodo che dal 1999 ci porta al 2008: fascicoli che testimoniano di una necessità di rendere conto annualmente di quanto i singoli e la struttura nel suo complesso facessero nel corso dell'anno, soprattutto in termini di organizzazione e partecipazione ad eventi pubblici.
Delle tre serie centrali la quarta (Amministrazione e contabilità) e la quinta (Cooperazione e solidarietà internazionale) sono lo specchio di due settori di attività ben definiti: in questi due casi i fascicoli sono stati formati a partire da documentazione proveniente direttamente da questi uffici. La serie sesta (Informazione e comunicazione) pure deve la sua presenza ad un settore esistente all'interno di Crocevia e tuttora vitale, ma in questo caso molti dei documenti avevano subito un trattamento intermedio, la cui impostazione è stata rispettata in fase di descrizione. La serie dedicata a Consultazioni e forum di ONG è stata enucleata a partire da documenti conservati in faldoni con diciture che rimandavano a eventi specifici ovvero tra i documenti dei convegni, per mettere in evidenza questa attività, anch'essa ancora molto vitale tra quelle tuttora svolte da Crocevia. Le ultime due serie Convegni e Materiali di studio e documentazione sono formate a partire da documentazione conservata in faldoni con diciture che rimandavano genericamente a "Convegni" o a singoli paesi, ovvero a raccolte specifiche ma di una certa ampiezza, come nel caso della "Normativa" o delle "Donne". Queste suddivisioni sono state rispettate: da qui l'articolazione della serie 9 in quattro sottoserie, che propongono già nel titolo la originaria decisione conservativa.
Strumenti di ricerca
- Inventario informatizzato curato da Cristina Saggioro e Rosalia Virga per Memoria srl.
Alla schedatura ha partecipato Maria D'Achille. Le descrizioni dei fascicoli della serie Documenti organizzati per aree geografiche hanno recepito molte delle descrizioni presenti in un precedente inventario, dovute a Manuela Costa.
Consultabilità
- Non è consultabile la serie Amministrazione e contabilità, che conserva numerosi documenti con dati personali. Ugualmente fuori consultazione alcuni fascicoli o parti di essi, per la medesima ragione. La relativa indicazione è presente in nota.